Media Archivi - Accanto agli studenti

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12 Gennaio 2023

Fare scuola non significa solo fare lezioni. E’ innanzitutto creare un ambiente favorevole alla relazione e alla comprensione dei contenuti e, solo una volta fatto questo, è possibile insegnare e far crescere nelle competenze ragazzi e ragazze.

Lo scorso dicembre gli allievi della nostra 2^ Media si sono sperimentati in una sfida: la realizzazione dello spettacolo teatrale di Natale rivolto alle famiglie degli allievi della nostra scuola.  Una proposta meditata, ragionata, discussa e, infine, “lanciata” dalla prof.ssa Giulia Zoli, insieme al collegio docenti del nostro istituto.  Un confronto non scontato e fortemente impegnativo, perché ai ragazzi è stato chiesto, oltre al normale svolgimento delle lezioni, di dare tempo per le prove di recitazione, per la realizzazione dei costumi e l’allestimento delle scenografie.

Crescita della persona e acquisizione delle competenze elementi importanti della nostra scuola secondaria

Queste rappresentano imprese importanti per gli allievi e per la vita d’istituto: ecco che la scuola non diventa solo una classe, ma uno spazio di interazione e di sfida personale. In una frase: un luogo dove la crescita della persona è tanto importante quanto l’acquisizione di competenze. 

La storia ha un epilogo: lo spettacolo si è svolto al Teatro Masini di Faenza, una cornice molto rilevante per i ragazzi, davanti a una gremita platea. I volti dei nostri allievi nei momenti successivi allo spettacolo rivelavano la soddisfazione per la riuscita dello spettacolo e per l’unione creatasi fra di loro. Il giorno successivo, a scuola, lo spettacolo è stato riproposto anche ai ragazzi della CEFF, una realtà locale che offre alle persone con disabilità e/o condizioni di fragilità e svantaggio servizi personalizzati socio abilitativi, educativi, riabilitativi e assistenziali;

Nei giorni successivi la coordinatrice di classe ha inviato una lettera via mail agli stessi ragazzi. La pubblichiamo, senza introdurla ulteriormente, perchè crediamo identifichi bene la bellezza del mestiere dell’insegnante. 

Cari ragazzi,
Vi scrivo questa email per ringraziare tutti voi per la serata di ieri e per questa mattina. Siete stati fantastici. Non è facile mettere in scena uno spettacolo in sole 10 ore e non è facile recitare al Teatro Masini di fronte a centinaia di persone. Il vostro spettacolo è stato bellissimo e per me è stato un piacere essere con voi nel backstage e seguire questo show prendere forma passo dopo passo.

Se ieri sera avete dato prova di essere capaci di fare una cosa difficile e bella, questa mattina avete dimostrato, invece, di avere un cuore molto grande e capiente. Vedervi stare, con spontaneità e tenerezza, insieme ai ragazzi della CEFF mi ha molto emozionata. Ancora di più mi ha impressionato la serietà e la dedizione con cui li avete accolti e con cui avete recitato stamattina. Spero che possiate portare nel cuore entrambi i momenti come segni della forza che sapete sprigionare.

Come vi dicevo stamattina, però, la cosa più bella di tutte per me è stata finalmente vedervi fare squadra ed essere gruppo. Non parlo solo di ieri sera e stamattina: in queste settimane di teatro, fra assenti e presenti, siete stati capaci di mettere da parte le fatiche, le simpatie, le antipatie, i litigi, gli screzi e le preferenze e avete lavorato tutti e trenta insieme per uno scopo comune. Sono veramente orgogliosa di voi.

Infine, guardarvi tutti insieme urlare in coro “seconda, seconda” dentro ai camerini del Masini mi ha commossa (ma per fortuna eravate troppo carichi e presi dal momento per notarlo). Ora temo di non avere più nulla di interessante da aprire sotto l’albero e che mi abbiate fatto voi il regalo di Natale più bello di tutti, quest’anno. Credo anche che ve lo siate fatti l’uno con l’altro.
Grazie ragazzi: continuiamo così!
Auguro a voi e alle vostre famiglie un buon Natale e… riposatevi!
Un abbraccio a ciascuno,

Prof.ssa Giulia Zoli

 

 

Per informazioni maggiori sulla nostra scuola o per prenotare un incontro dedicato con il referente della scuola secondaria di I grado

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28 Novembre 2022

Non si fermano le opportunità di visitare la nostra scuola in occasione dell’iscrizioni all’anno scolastico 2023/2024 per la scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado.

Che cos’è l’openWEEK della scuola S.Umiltà di Faenza

Fra gli elementi di scelta gli spazi e lo stile con il quale  è condotta la lezione sono fra i più importanti. I genitori, infatti, si chiedono come vivono bambini e bambine, ragazzi e ragazze nelle ore passate con gli insegnanti, ecco perchè abbiamo ideato l’openWEEK: durante la settimana dal 28 novembre al 3 dicembre sarà possibile richiedere una visita alla scuola durante l’orario delle lezioni.

In sintesi, prenotando un incontro durante l’OpenWEEK, le famiglie potranno:

  • parlare con i coordinatori didattici e approfondire l’offerta formativa
  • visitare gli spazi della scuola e i laboratori (STEAM,  Informatica, palestra, …)
  • osservare la lezione di una classe e le modalità con le quali sono condotte le attività.

Come e quando partecipare all’OpenWEEK

Le giornate in cui è possibile partecipare all’openWEEK sono

  • Martedì 29/11 dalle 9 alle 12 e al pomeriggio dalle 14 alle 16
  • Giovedì 01/12 dalle 9 alle 12
  • Venerdì 02/12 dalle 10 alle 12
  • Sabato 03/12 dalle 9 alle 12

Per poter partecipare è necessario prenotarsi inviando una mail a info@sumilta.it.

Per ogni ulteriore informazione è possibile contattare il numero 0546 21235

 

 


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27 Dicembre 2020
Le lezioni d informatica non sono solo un momento per imparare codici e script. All’interno della programmazione annuale delle Scuole Medie Marri S.Umiltà, cerchiamo di far capire ai ragazzi che ogni “nozione” ha un fine chiaro, che ti permette di creare qualcosa di concreto.
Per questo motivo abbiamo proposto ai ragazzi di costruire un sito web partendo da ciò che avevano appreso, mettendo subito in pratica la conoscenza acquisita. Durante il programma scolastico, i ragazzi hanno infatti imparato ad utilizzare app di infografica e,  durante le lezioni CLIL, il software Google Sites .
Gli alunni hanno realizzato innanzitutto una pagina web a livello individuale, sulla loro personale esperienza scolastica. Successivamente, divisi in gruppi, hanno curato la struttura del sito della classe, la grafica, girato e montato video autonomamente, e postato alcuni contenuti. Hanno lavorato a distanza, in presenza, e a casa: autonomamente o su file condivisi. Gli insegnanti hanno arricchito le pagine con altro materiale raccolto nelle attività della seconda e della prima classe e hanno svolto il ruolo di supervisore della pagina della loro disciplina.

Progettare un percorso didattico: quali obiettivi?

Come avviene la progettazione di un percorso di questo tipo? Perché imparare ad usare Google Sites in una scuola che non ha un insegnamento verticale sull’informatica? Scegliere di utilizzare piattaforme di questo tipo permette di raggiungere alcuni obiettivi essenziali: questo tipo di attenzioni aiuta non solo ad acquisire competenze specifiche, ma anche ad incentivare lo sviluppo di quelle interdisciplinari.
Nei particolari, questa attività ha permesso ai docenti di:
  • potenziare le competenze digitali e la conoscenze degli applicativi della G- Suite
  • stimolare la capacità di sintesi
  • stimolare la creatività
  • aumentare la capacità di progettazione
  • lavorare in modo collaborativo, aprirsi alle idee degli altri, supportare le proprie
  • prendere decisioni in modo autonomo e in gruppo, svolgere compiti in autonomia e in gruppo
  • permette di integrare tutte le app di google precedentemente apprese nelle ore di informatica, ma anche altre app come Quizlet, Canva o Kahoot
  • in questo caso, riflettere sulle esperienze scolastiche e sulle competenze acquisite, sul significato di ciò che si fa a scuola
Ecco un percorso didattico dove lo strumento tecnologico diventa una leva formativa per il docente, per fare dell’insegnamento non solo un esperienza frontale, ma un vero e proprio scambio di informazioni e conoscenze per un solo scopo: formare e far crescere

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12 Dicembre 2020

Una bella soddisfazione non solo per lui ma per tutto l’Istituto: il nostro docente di Italiano e Geografia della Scuola media, Enrico Alpi, ha pubblicato con la casa editrice “Bookabook” il libro ‘Mariarita è speciale, ma ancora non lo sa”, che è possibile acquistare e sostenere tramite una campagna crowdfunding. Una bella testimonianza di un docente che mette in gioco le proprie capacità e competenze in un settore importante come quello dell’editoria e della lettura.

Il libro

Mariarita non è una ragazza come tutte le altre e lo sa bene: dentro la sua testa le emozioni vorticano un po’ troppo forte e questo la costringe a rallentare in tutte quelle situazioni che per i suoi coetanei sono normali. Mariarita comunque è molto fortunata: Mami c’è sempre per lei, Papo la porta a mangiare il gelato, Gabri una volta su cinque la fa vincere a nascondino e Sara è l’amica più bella e perfetta che una ragazza possa desiderare. A volte però basta poco per spezzare un equilibrio che pareva raggiunto: Mariarita ancora non lo sa, ma occorrerà tutto il suo coraggio e la sua forza di volontà per far capire al mondo, al suo mondo, che lei merita una vita all’altezza delle sue aspettative.

Perché hai scritto questo libro?

Ho scritto questo libro dopo alcune esperienze di volontariato in ambienti in cui la disabilità non viene trattata come una malattia, ma semplicemente come una caratteristica personale. Sentivo il bisogno di “buttare fuori”, almeno in parte, ciò che avevo vissuto. Penso che raccontare un storia, anche se questa è totalmente inventata, possa sensibilizzare e perché no, persino strappare un sorriso a tutti coloro che di fronte a situazioni di diversità rimangono bloccati.

L’intervista all’autore su Buonsenso@Faenza