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Una serie di approfondimenti sulle nostre attività e le ultime notizie che riguardano la didattica.
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17 Ottobre 2022

E’ passato poco più di un mese dall’inizio dell’anno scolastico e fra coloro che hanno ripreso l’attività in classe, i bambini e bambine in 1^ elementare hanno probabilmente vissuto il cambiamento più importanteSimona e Lucia sono le maestre della scuola primaria che hanno accolto questi bambini e che li stanno accompagnano, giorno dopo giorno, all’interno del mondo della scuola. Le abbiamo intervistate per capire come stanno vivendo questo importante ruolo.

Simona e Lucia, dopo un mese dall’inizio della scuola che anno vi aspettate?

[S] I bimbi sono curiosi e hanno una gran voglia di imparare…sarà un anno ricco di entusiasmo!

[L] Essendo la mia primissima esperienza di insegnamento come docente prevalente, fatico a ipotizzare un “Anno Scolastico Ideale”, in quanto non ho termini di paragone con altre classi con i quali poter operare un confronto. Sicuramente spero di incontrare alunni ed alunne curiosi e curiose di imparare, cercando ogni giorno di aggiungere un pezzetto di conoscenza in più per colmare questo loro naturale desiderio di apprendere. Sicuramente la speranza è quella di portare loro all’acquisizione delle competenze di base, permettendo loro di essere sicuri e motivati nell’utilizzo di queste anche all’esterno della scuola. Inoltre, il desiderio è quello di permettere agli alunni di conoscersi e socializzare, al fine di creare un ottimo gruppo-classe che possa accompagnarci per questi prossimi cinque anni. Senza ombra di dubbio sarà un Anno Scolastico ricco di sorprese, sia per me che per gli alunni e le alunne, ma la speranza è quella di affrontare insieme queste sorprese e di aiutarci a vicenda con pazienza ma con tanta grinta.

Come accompagnare i più piccoli nell’apprendimento delle competenze base?

[S] Il percorso che ci aspetta, è caratterizzato , oltre che dal saper scrivere, leggere e “far di conto”, anche dall’apprendimento del “come” stare a scuola. Accompagneremo i bambini tenendoli per mano e guidandoli passo dopo passo: tutti insieme impareremo tante cose nuove!

[L] Ritengo che le parole chiave siano pazienza e perseveranza, sia da parte dell’insegnante che dalla parte di alunni e alunne. Imparare a leggere, scrivere e ad utilizzare gli strumenti di calcolo è tanto fondamentale quanto complesso, specialmente per bambini e bambine di 5/6 anni. Per questo motivo è importante accompagnare loro lungo questo percorso con tanta calma, sapendo riconoscere i tempi di apprendimento di ciascuno e imparando a sostenere loro sulla base delle singole necessità. La pazienza è fondamentale, in quanto permette di creare un clima di classe dove ciascuno può prendersi il proprio tempo per imparare, riconoscendo che l’errore è parte dell’apprendimento e che da esso possiamo crescere e diventare migliori. La perseveranza, appunto, permette di non scoraggiarsi davanti all’errore, bensì aiuta i bambini e le bambine a mantenere alta la motivazione, sapendo che stiamo tutti lavorando verso un obiettivo fondamentale per le nostre vite, ciascuno con le proprie difficoltà e con i propri punti di forza. Il sostegno e il supporto da parte dell’insegnante non devono mai mancare, ma sicuramente devono trasformarsi nel corso del tempo, diminuendo gradualmente fino a diventare quasi invisibili, in modo da permettere agli alunni e alle alunne di sviluppare anche la capacità di lavoro in autonomia.

A cosa stai facendo particolarmente attenzione quando sei in classe?

[S] In classe la nostra attenzione è tutta per i bimbi, per il loro stato d’animo, le loro emozioni e per le relazioni tra compagni e con gli adulti di riferimento. Un buon clima di classe e la costruzione di un buon gruppo, rispettoso dell’altro, sono ingredienti necessari per lavorare con entusiasmo e con la tranquillità di potersi esprimere senza paura.

[L] Un aspetto che ho notato in questi primi giorni di scuola è che l’insegnante deve saper sempre focalizzare la propria attenzione su due elementi nello stesso momento. In primo luogo, deve esserci l’attenzione sul gruppo classe intero, cercando di valutare costantemente come procede il lavoro e tenendo sempre sotto controllo aspetti come il loro coinvolgimento, la loro motivazione e il loro stato d’animo. In secondo luogo, l’insegnante deve prestare particolare attenzione ai singoli alunni, avendo cura di sostenere coloro che sono più in difficoltà ma senza scordarsi di chi, invece, ha già svolto un ottimo lavoro e vuole essere messo alla prova con qualche “sfida” più impegnativa. La capacità di mantenere sempre questa duplice attenzione sia sulle risposte del gruppo che sulle risposte del singolo alle varie attività proposte permette all’insegnante di regolare e di gestire in maniera migliore la propria programmazione, ritagliandola sulla misura della propria classe e dei propri studenti/studentesse.

Rapporto con i genitori: in che modo si diventa co-protagonisti della crescita dei più piccoli?

[S] I genitori devono diventare co-protagonisti della crescita dei loro piccoli. Devono sostenerli e affiancarli nelle loro piccole e grandi gioie e “fatiche”. Nello stesso tempo, devono diventare anche un po’ complici degli insegnanti per poter costruire insieme un cammino comune.

[L] Senza dubbio, uno degli aspetti più importanti nel rapporto con i genitori è la fiducia da entrambe le parti. Da un lato le famiglie si affidano all’insegnante, avendo fiducia nella sua professionalità e nelle sue scelte didattiche mentre, dall’altro lato, l’insegnante deve sempre cercare di mantenere attivo un canale di comunicazione per permettere ai genitori di confrontarsi in ogni momento. Entrambe le parti devono avere ben chiaro che l’obiettivo è comune: accompagnare ciascun alunno e ciascuna alunna nel percorso di crescita, aiutandoli a diventare autonomi e consapevoli, sia nelle scelte di vita che negli apprendimenti, e tutto ciò non può avvenire senza una reale corresponsabilità reciproca.

Perché hai scelto il mestiere dell’insegnante?

[S] Ho lavorato fin da prima della laurea in diversi contesti educativi. Quando mi è stato proposto di insegnare, ho accettato con emozione di intraprendere questa nuova avventura! Ritengo tale esperienza importante e la affronto ogni giorno con responsabilità, gioia e impegno. Responsabilità nel riconoscere la fiducia che bimbi e famiglie mi concedono. Gioia nell’entrare in classe ogni mattina trovando sorrisi e occhi curiosi. Impegno nel preparare le lezioni al meglio e per accompagnare in questa esperienza di crescita ognuno dei bimbi sapendo riconoscere per ciascuno le loro peculiarità.

[L] La scelta di diventare insegnante è derivata da una serie di tante piccole decisioni che, a poco a poco, mi hanno portata a desiderare di intraprendere questa professione. Innanzitutto, nel momento in cui ho scelto di iscrivermi al Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria, ero affascinata dalla proposta di studi, desiderando di affrontare una grande molteplicità di argomenti che andavano dalla didattica delle singole discipline fino ad agli studi pedagogici e psicologici più specifici. Inoltre, ho ritenuto che, grazie alle esperienze passate vissute come educatrice in vari contesti, il mestiere dell’insegnante potesse essere particolarmente vicino alle mie attitudini e capacità, risultando un buon compromesso tra ciò che sono, ciò che posso fare e ciò che mi può soddisfare personalmente. Riconosco che questo sia un mestiere di grande responsabilità nei confronti degli alunni e delle alunne che ho davanti e sostengo anche che sia una professione da intraprendere con grande motivazione, sapendo che il proprio operato ha un’influenza immensa non solo sull’apprendimento degli alunni, ma anche sulla loro vita, perché un insegnante non è mai solo chi ti insegna a leggere e scrivere, ma è anche colui che ti aiuta a diventare una persona consapevole e autonoma, capace di collaborare e di vivere in collaborazione con gli altri.


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9 Maggio 2022

Siamo vicini alla conclusione dell’anno scolastico, ma il nostro impegno non si ferma con la fine delle lezioni. Nell’ultimo periodo abbiamo costruito la nostra proposta per l’animazione estiva, allo scopo di fornire un servizio di continuità educativa per i ragazzi e, nello stesso tempo, dare un supporto alle famiglie per i mesi estivi. Per avere maggiori informazioni è possibile partecipare all’incontro di presentazione che si terrà martedì 17 maggio 2022 alle 18.30 in modalità online cliccando su questo link.

È possibile effettuare le iscrizioni on line mediante la compilazione di apposito Modulo Google alla pagina dedicata sul nostro. Scarica il volantino e condividilo con tutti quelli interessati

Centro estivo a Faenza dai 3 ai 6 anni

Dal 4 luglio, per quattro settimane, prenderà il via il CREEM 2022 La scatola magica. Per tutto il mese le nostre educatrici animeranno le giornate dei vostri bambini proponendo avventure educative e giochi comunitari all’interno del giardino didattico di S.Umiltà.

I bambini saranno suddivisi in gruppi di 22 partecipanti.

  • Ingresso 7.35-9
  • Uscita intermedia 12.30-13
  • Uscita 15.30-16

Il costo a settimana è di 70,00 €. Il prezzo del pasto giornaliero è di 6,20 €

Centro estivo a Faenza dai 6 agli 11 anni

Per i Cre della fascia elementari abbiamo alcune conferme e altre novità.

Campus STEM 2022

Solo per 4^ e 5^ elementare e 1^ media. Ai ragazzi viene data la possibilità di vivere 2 settimane con i professionisti delle materie STEM e approfondire contenuti tecnico-scientifici con esperimenti, giochi, prove e tanto altro.

Periodo: 2 settimane, dal 13 al 17 e dal 20 al 24 giugno, dalle 8.30 alle 12.30; presso la scuola di S. Umiltà, in via Bondiolo 38

Costo: 110 € per 2 settimane, costo del pasto 6,20 € Massimo 25 partecipanti

English Summer Campo Chit Chat

Il centro estivo per chi vuole divertirsi e perfezionare il proprio inglese, grazie alla collaborazione con la scuola English Prep Centre e a insegnanti madrelingua presenti nelle giornate.

Periodo: 2 settimane, dal 13 al 17 e dal 20 al 24 giugno, dalle 8.30 alle 14.30 (pre-orario dalle 8,00 – uscita dalle 16,30); presso il Seminario diocesano Pio XII (Via degli insorti)

Costo: 110 € per 2 settimane, costo del pasto 6,20 € . Saranno creati al massimo 3 gruppi da 12 partecipanti ciascuno.

Settimana nella musica

Per cinque giorni i partecipanti saranno immersi nella musica con giochi, prove di strumenti e tanto altro.

Periodo: dal 27 giugno al 1 luglio,  dalle 8.30 alle 17.00 (pre-orario dalle 8,00 – uscita dalle 16,30); presso il Seminario diocesano Pio XII (Via degli insorti)

Costo: 70 €/settimana, costo del pasto 6,20 € .

Settimana “S-Passo a Faenza”

Settimana di divertimenti in giro per la città, alla scoperta di aree verdi,  di curiosità del centro storico, e cacce al tesoro avventurose.

Periodo: dal 4 all’8 luglio,  dalle 8.30 alle 17.00 (pre-orario dalle 8,00 – uscita dalle 16,30); presso il Seminario diocesano Pio XII (Via degli insorti)

Costo: 70 €/settimana, costo del pasto 6,20 € .

Settimana “I misteri di Faenza”

Intrighi e misteri di Faenza da risolvere. Raccogliere prove, interrogare sospettati, risolvere rompicapi: una settimana all’insegno della curiosità e della scoperta.

Periodo: dall’11 al 15 luglio,  dalle 8.30 alle 17.00 (pre-orario dalle 8,00 – uscita dalle 16,30); presso il Seminario diocesano Pio XII (Via degli insorti)

Costo: 70 €/settimana, costo del pasto 6,20 € .

Centro Estivo Ritorno al Futuro – Ex Salesiani

La nostra scuola, In collaborazione con Faventia Sales, APD Faventia, Fondazione Banca del Monte, Overcome Sporting Club, Scuola Pescarini, Scuola di Musica Sarti, Scuola di Disegno Minardi, ha ideato un CRE estivo rivolto ai bambini da 6 a 11 anni. Durante le giornate tutti gli iscritti potranno vivere attività di tipo musicale e sportivo e trascorrere le giornate con altri coetanei all’insegna del gioco e del divertimento. Per maggiori info e costi vai sulla pagina dedicata 


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13 Aprile 2022

A pochi giorni alla Santa Pasqua, un messaggio da parte della presidenza della Fondazione Marri-S.Umiltà e l’augurio a tutte le famiglie.

“In questo tempo, così complesso e difficile da comprendere, la ricerca di qualcosa di bello è vitale per resistere e reagire alle tragiche notizie che ogni giorno invadono le nostre vite. Resistere…reagire…ma come?

Pensiamo agli anni della nostra formazione: quanto è stato bello crescere nella serenità della famiglia, nell’affetto dei nostri insegnanti, dei nostri formatori, nella condivisione con gli amici…quanta forza abbiamo accumulato dentro di noi! Ora che siamo adulti sappiamo che la serenità e l’affetto che abbiamo ricevuto sono stati un enorme dono d’amore, sappiamo che gli adulti di allora non erano privi di ansie e di paure, ma avevano chiarissimo ciò che ai piccoli dovevano donare…qualcosa di bello…

Oggi siamo interpellati da una vicenda gravissima e del tutto inattesa, almeno ai più: una guerra abbastanza vicina a noi da farci paura, enormemente cruenta…ma quale guerra non lo è?

Oggi tocca a noi regalare ai nostri piccoli, ai nostri ragazzi, ai nostri giovani la forza della serenità, la pienezza degli affetti, tocca a noi aiutarli a vivere questo tempo come tempo di dono. Ai nostri bambini e ragazzi è data l’occasione di donare attenzione, donare discrezione, donare tempo a bambini e ragazzi in fuga dalla guerra, attoniti di fronte a quanto sta avvenendo nelle loro vite, profughi con le donne della loro famiglia, se possibile, senza i loro amici, senza la loro casa.

Se è difficilissimo per noi adulti avere la reale percezione di ciò che questo davvero significa, quanto più sarà duro per i nostri ragazzi, per i nostri bambini! Non ci faremo prendere da un frettoloso pietismo o da una mal intesa accoglienza; siamo chiamati a condividere, siamo chiamati ad essere rispettosi dei momenti di buio che questi nostri piccoli amici stanno vivendo, siamo per l’appunto chiamati ad essere amici.

L’amico è colui che ascolta anche il silenzio, è colui che condivide tempo ed affetti, è colui che non invade spazi e tempi in modo inadeguato; saremo capaci di prendere per mano i nostri bambini e ragazzi ed accompagnarli in questo dono di sé?

Certo, ma solo se anche noi adulti sapremo metterci in ascolto e chiedere aiuto per capire cosa davvero può essere utile e cosa è invasivo o fastidioso, solo se ricordiamo che ciò che è bello resta tale solo se si condivide con altri, che qualcosa di bello si può trovare sempre, anche nei momenti più atroci, se la luce dell’umanità fatta a immagine e somiglianza di Dio emerge nel buio del male. A tutti, piccoli e grandi, giovani e adulti, auguriamo che questa luce illumini ogni tempo della vita, il tempo straordinario e quello ordinario, perché la vita è dono, sempre e comunque, anche nell’angoscia e nel dolore, anche quando sembra che l’uomo perda ogni traccia di umanità.

In questo tempo che ci conduce alla Santa Pasqua siamo chiamati a riconoscere qualcosa di bello nelle vite di tanti ragazzi e bambini, italiani, ucraini, di qualsiasi nazionalità e provenienza, nelle nostre vite, perché il sacrificio di Cristo, atroce, nella luce della Risurrezione tanto di bello porta nella vita di ognuno.

Con questo spirito, la Fondazione Marri-S. Umiltà augura a tutte le famiglie della scuola e a tutti gli alunni una Buona Pasqua. “


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25 Marzo 2022

Quanto dura l’inserimento al nido?

In genere, la fase dell’ambientamento dura circa 15 giorni effettivi. Il primo giorno potrete rimanere anche voi, poi ,man mano, dovrete allontanarvi per un periodo sempre più lungo.L’inserimento è indispensabile per abituare il bambino a vivere nel nuovo ambiente


L’inserimento,va fatto sempre dalla stessa persona?

Sì. Cercate di far fare l’inserimento ad un’unica persona della famiglia.Individuate una figura di riferimento per il vostro piccolo, questo gli darà maggiore sicurezza e sarà una costante in un periodo già ricco di novità e cambiamenti.


Come devo comportarmi per aiutare mio figlio/a durante l’inserimento?

I giorni dell’inserimento sono un momento molto delicato nella vita di un bambino che si approccia per la prima volta a una vita di comunità. Le forze per affrontare questo passo il bambino le trova dentro di sé (i bambini sono più pronti di quanto pensiamo) e in un atteggiamento sereno e soprattutto convinto del genitore che lo accompagna: la tranquillità e il sorriso di babbo e mamma danno sicurezza e aiutano il distacco.


Cosa succede se piange? Smetterà?

Nel periodo dell’inserimento il bambino potrebbe piangere al momento della separazione dal genitore. Il pianto serve per scaricare la tensione, è liberatorio e non deve preoccupare perché nella maggior parte dei casi si esaurirà nel corso dei giorni a seguire. Questo pianto non va sdrammatizzato o sminuito, ma accolto, ascoltato, compreso ed accettato. Dobbiamo pensare che lui/lei si trova in un ambiente nuovo, con compagni ed  adulti che ancora non conosce e prova un sentimento di vuoto che verrà colmato con pazienza ed atteggiamenti di accoglienza.


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1 Marzo 2022

Da inizio marzo fino a al 5 aprile 2022 saranno aperte le iscrizioni agli asili nido delle Scuole Marri-S.Umiltà. La nostra proposta si struttura sul territorio con tre diverse realtà:

  • Nido d’Infanzia S. Umiltà: con sede in Via Bondiolo,  accoglie bambini dai 12 mesi
  • Nido d’Infanzia Sacro Cuore – San Rocco con sede in Via Giovanni Paolo II, 56, accoglie bambini dai 6 mesi
  • Nido d’Infanzia Sacro Cuore -S. Antonino:  con sede in via Sant’Antonino, in borgo, e accoglie bambini dai 12 mesi.

La nostra proposta educativa vuole promuovere la crescita dei più piccoli verso autonomia socio-affettiva, corporea, educativa. Il gioco è il principale strumento che utilizziamo per comunicare con loro e per instaurare una relazione di fiducia. Le nostre attività si collocano all’interno di tre aree di esperienza: corporeità, socialità e comunicazione.

La sinergia tra famiglie, educatrici e coordinatore pedagogico ci permette di creare una realtà di educazione e di crescita per il singolo e per tutto il gruppo.

Partecipa agli Open MEET: l’open day digitale del nostro Nido

Gli Open Meet sono un format di open day digitale che permette ai genitori di incontrare il coordinatore pedagogico e alcune educatrici della scuola per conoscere la proposta formativa e aver la possibilità di chiarire tutti i dubbi sul percorso che intraprenderanno i propri figli


Open MEET – Sabato 5 Marzo ore 9.30

Clicca sul pulsante e connettiti direttamente alla stanza digitale.


Partecipa all’Open Meet

Open MEET – Venerdì 11 Marzo ore 18.30

Clicca sul pulsante e connettiti direttamente alla stanza digitale


Partecipa all’Open Meet

Visita gli ambienti del Nido: richiedi un appuntamento dedicato

Oltre alla possibilità di incontrare lo staff educativo tramite gli Open MEET, c’è la possibilità di visitare gli spazi educativi delle tre sedi. Per prenotare una visita con il personale educativo, basta compilare il form dedicato.


Prenota una visita all’Asilo Nido

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21 Dicembre 2021

Come ogni anno sono stati pubblicati i risultati delle prove nazionali INVALSI così come realizzate e coordinate dall’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione. Anche la nostra scuola, essendo istituto paritario, ha partecipato alle prove.

Cosa sono le prove INVALSI

Le prove INVALSI sono esami scritti svolti ogni anno da tutti gli studenti italiani delle classi previste dalla normativa. Le prove vengono svolte allo scopo di valutare, in alcuni momenti chiave del ciclo scolastico, i livelli di apprendimento di alcune competenze fondamentali in Italiano, in Matematica e in Inglese che la normativa prevede siano possedute da tutti i ragazzi. In base all’elaborazione dei risultati delle prove sono ottenute indicazioni per la valutazione a livello di classe, di istituto, regionale e nazionale.

Di seguito riportiamo i risultati delle prove sostenute dai nostri allievi e allieve.

Scuola Primaria Marri-S.Umiltà Faenza – Prove Invalsi 5^ e 2^ elementare

 

primaria italiano
seconde matematica
quinta italiano
quinta matematica

Scuola Secondaria Marri-S.Umiltà Faenza – Prove Invalsi 3^ media

media italiano
media matematica
media inglese reading
medie listening

 


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15 Dicembre 2021

La scuola ha un compito centrale nella vita dei bambini sin dalla primissima infanzia. Che cosa significa educare i più giovani nei loro primi anni di vita? Insieme a Giuseppe Dalle Fabbriche, il nostro coordinatore pedagogico della scuola Marri-Sant’Umiltà di Faenza vogliamo approfondire l’importanza della progettazione educativa, anche e soprattutto in questi tempi di pandemia.

Che cosa significa educare bambini piccoli che hanno da 0 a 6 anni?

Significa aver cura di loro, saper cogliere le loro necessità e aspettative con delicatezza e attenzione, con capacità di ascolto e sguardi di premura, con passione e fermezza, perché tutti possano trovare il  bene, la loro strada e possano avere motivazioni valide per crescere nell’autostima, nella consapevolezza di tutte le proprie potenzialità, affrontando la realtà con speranza e fiducia in sé stessi e nella comunità.

Il coordinatore pedagogico progetta i percorsi di Nido e Materna, come avviene?

Il mestiere di coordinatore pedagogico è un lavoro di confronto e relazione con le maestre dell’infanzia, le educatrici nido e  le famiglie in cui metto in gioco il mio desiderio di scoperta e di sperimentazione, ma anche la mia capacità di organizzazione per costruire rapporti, ambienti ed esperienze che possano, a seguito di  un’attenta osservazione e progettazione, stimolare e accompagnare il cammino di crescita dei bambini.

Cosa ha lasciato la pandemia nei bambini e com’è cambiato il compito educativo degli adulti nei loro confronti?

In questi mesi di inserimento, soprattutto al nido, abbiamo notato la fatica a superare i momenti di crisi dovuti al distacco dai genitori o dai nonni e ci siamo resi conto che sono i bimbi concepiti e nati durante questo periodo di pandemia, vissuti a stretto contatto quotidiano con le famiglie.  Presentano anche  difficoltà maggiori nella relazione con gli altri bimbi. questa osservazione è uscita anche nel confronto tra coordinatori pedagogici della Provincia ed emergono anche dagli osservatori nazionali. Stiamo al loro fianco, ogni giorno, proprio per aiutarli a superare quanto osservato fornendogli i giusti strumenti, sempre in dialogo con la famiglia.

Come stare al fianco degli educatori e insegnanti in questo periodo?

Come scuole Marri-S.Umiltà di Faenza abbiamo offerto agli insegnanti corsi di formazione sulla gestione dell’ansia e delle paure in questo periodo di pandemia, proprio perché per il personale educativo è stato ed è fondamentale trasmettere  tranquillità e possedere competenza nella gestione delle paure dei bambini e dell’ansia dei genitori.

 

Per maggiori informazioni su Asilo Nido e Scuola Materna contattaci tramite il nostro form


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15 Dicembre 2021

Ad un anno dal lancio del bilinguismo alle elementari tramite l’approccio CLIL (Content, Language, Integrated Learning cosi definito dal MIUR), abbiamo pensato di condividere alcuni pensieri dialogando con la maestra Haisa Cerchierini, referente del bilinguismo nella scuola elementare Marri – S.Umiltà di Faenza, unica realtà del territorio ad aver istituito questa progettualità innovativa.

In che cosa consiste il progetto Bilinguismo nella scuola elementare di Faenza?

Il progetto “Bilinguismo attraverso il CLIL” consiste nello svolgimento di alcune materie curricolari attraverso l’approccio CLIL, ovvero l’insegnamento di contenuti non linguistici in lingua straniera, nel nostro caso in inglese. La lingua straniera è “al servizio” della disciplina; i contenuti vengono proposti anche in inglese attraverso uno stile esperienziale, dinamico e attivo. In concreto vengono svolte 1 ora di Scienze, 1 ora di Arte, 1 ora di Tecnologia in inglese dalla docente prevalente in compresenza con un insegnante madrelingua, e 1 ora e mezza di Educazione Fisica in inglese, tenuta dal docente di Educazione Fisica.

Come sta andando l’esperienza del bilinguismo nelle classi di prima elementare?

Questa nuova esperienza sta muovendo i suoi primi passi nelle attuali classi prime della scuola primaria a Faenza e l’entusiasmo, la curiosità e soprattutto la partecipazione attiva che i bimbi dimostrano di fronte a questo approccio stanno dando tante soddisfazioni e ci confermano che quella dell’insegnamento integrato è una scelta positiva e vincente per la loro crescita formativa. Come spesso succede di fronte alle nuove esperienze, c’è stata una prima fase di “conoscenza” verso questa nuova modalità di insegnamento che giorno dopo giorno sta diventando parte della routine scolastica in modo molto naturale.

Quali opportunità offre una sperimentazione di questo tipo?

Integrando lingua e contenuto, le lezioni diventano per i bambini occasione di apprendimento attivo e partecipato; imparano a usare la lingua in maniera ludica e in un clima di collaborazione. Accompagnarli nell’apprendimento attraverso approcci visivi, concreti e pratici permette loro di stimolare le capacità ricettive e di arricchire il loro pensiero mantenendo la leggerezza e la voglia di scoprire tipiche dei bambini. Gradualmente non si concentrano più sul fatto che l’insegnante stia parlando in un’altra lingua e si abituano a questo approccio in modo naturale. Imparano a costruire un sapere condiviso avvicinandosi pian piano ad una seconda lingua, senza che si smarrisca l’importanza di essere educati nella propria.

 

Contattaci per parlare con gli insegnanti, visitare la scuola e avere maggiori informazioni sul progetto bilinguismo

 

 


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12 Novembre 2021

CreaSTEAM

Le scuole Marri-S.Umiltà sono parte del Programma Erasmus “CREASTEAM”

Le Scuole S.Umiltà sono parte del Programma Erasmus + “CreaSTEAM: Co-thinking and Creation for STEAM diversity-gap reduction”.

Abbiamo deciso di aderire a questo progetto per poter creare un’ambiente scolastico ancora più inclusivo sfruttando le dinamiche educative delle discipline STEAM. Questo progetto nasce da una collaborazione tra il nostro istituto, la FIDAE (Federazione Istituti di Attività Educative) ed altre 6 associazioni scolastiche europee con decine di insegnanti e centinaia di studenti. L’obiettivo di questo progetto è quello di imbastire una rete tra le scuole per:

  • mappare le iniziative relative alla promozione di STEAM e delle buone pratiche tra i bambini e i giovani per affrontare il gap di diversità
  • valorizzare le diversità nelle materie STEAM con la collaborazione della comunità e delle associazioni della regione.
  • creare una guida per progettare e sviluppare progetti STEAM in un nuovo concetto di laboratorio specifico, lo STEAM-Lab, che unisce le opzioni e le risorse degli spazi Fab-Lab, Media-Lab e User-Lab.

“The CreaSTEAM project (Ref.: 2020-1-ES01-KA201-082601) is co-financed by the Erasmus + program of the European Union. The content of publication is the sole responsibility of consortium and neither the European Commission, nor the Spanish Service for the Internationalization of Education (SEPIE) are responsible for the use that may be made of the information disclosed here”.



Che cosa sono le STEAM

Nell’ambito dell’istruzione il termine STEM – Science, Technology, Engineering and Mathematics – si riferisce all’insegnamento e all’apprendimento nel campo delle scienze naturali, della tecnologia, dell’ingegneria e delle scienze matematiche. Diventano STEAM se si aggiungono anche le Arti.

Le STEAM sono ispirate al protagonismo degli studenti, all’apprendimento attivo e cooperativo e al benessere relazionale,

Le discipline STEAM, tramite un utilizzo educativo delle tecnologie, sono in grado di sviluppare competenze creative, cognitive e metacognitive e al tempo stesso, competenze sociali, relazionali, emotive, in una dimensione di collaborazione, inclusione e “connessione” con il mondo e con le persone, prerogative indispensabili di un apprendimento efficace, basato sull’esperienza diretta e autentica, sulla sfida connaturata all’acquisizione dei saperi e alla ricerca. Le esperienze di apprendimento STEAM valorizzano così il ragionamento collaborativo e creativo, le abilità di argomentazione scientifica, il pensiero computazionale e l’interdisciplinarità degli apprendimenti.

Accanto ai significativi investimenti in atto per realizzare ambienti di apprendimento innovativi e potenziare la dotazione delle scuole con strumenti digitali che consentano lo sviluppo nel curricolo scolastico del pensiero computazionale fin dalla scuola dell’infanzia, della modellazione e stampa 3D, della robotica educativa, della realtà aumentata per l’osservazione e l’esplorazione,


Perché sono importanti le STEAM

Le innovazioni tecnologiche degli ultimi decenni hanno aumentato l’importanza del ruolo della tecnologia nell’apprendimento delle discipline STEAM, oggi fondamentali per l’esercizio della cittadinanza e per l’accesso al lavoro.

Crediamo sia necessario far avvicinare quindi gli studenti in modo originale ed esperienziale alle discipline STEAM, favorendo la costruzione di un proprio percorso formativo in tali materie e contrastando gli stereotipi di genere.

Allo stesso tempo le evidenze degli ultimi anni ci portano a sostenere l’insegnamento delle STEAM perché facilitano percorsi inclusivi e perché sviluppano motivazione scolastica non solo negli ambiti scientifici e tecnici.

Quali progetti STEAM nelle scuole

  • Campus STEM estivi Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado
  • Scuola Primaria
  • Secondaria di 1° grado
  • Docenti
  • Quali progetti STEAM nelle scuole
Campus STEM estivi Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado

Progetto “STEM a Faenza” realizzato nell’estate 2018 e 2019 e nel 2021 ”Agenti speciali STEM: Missione possibile per tutti” hanno inteso contrastare gli stereotipi di genere sviluppando percorsi di approfondimento attraverso le discipline STEM. Il progetto ha sviluppato conoscenze e competenze scientifiche ritrovando in aziende e industrie sul territorio faentino modalità innovative di lavoro similari a quelle sperimentate nei laboratori proposti. Gli elementi innovativi sono stati il coding, il tinkering, la robotica educativa, la modellazione e stampa 3D.

Scuola Primaria

Si sono svolte attività laboratoriali nelle classi di Scuola Primaria con esperti di tecnologia digitale in collaborazione con le docenti curricolari. Le attività hanno sviluppato contenuti legati a diverse discipline relativi al coding, al tinkering e alla tecnologia 3D. Gli aspetti innovativi del progetto sono stati nello specifico: apprendere il coding plugged e unplugged e la tecnica Pixel Art, realizzare artefatti con il tinkering, conoscere programmi di modellazione 3D e l’utilizzo della stampa 3D

Secondaria di 1° grado

Gli alunni hanno svolto percorsi di orientamento con docenti esperti digitali.

I moduli hanno introdotto il coding, la robotica, la realtà aumentata e il gaming.

Con i docenti curricolari partecipano a laboratori di progettazione e stampa 3D, modellismo, programmazione e microcontroller, esperimenti scientifici, Sound-lab e Media-lab.

Docenti

Nelle scuole è presente un Dipartimento Competenze STEM ed educazione digitale, un gruppo di docenti che dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di 1° grado promuove le STEAM e partecipa a percorsi formativi di approfondimento.

Quali progetti STEAM nelle scuole